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Celiachia, il supermercato è meglio della farmacia: 20 Euro risparmiati

Celiachia, il supermercato è meglio della farmacia: 20 Euro risparmiati

By Redazione

Quando il malato di celiachia va a fare la spesa, dovrebbe trascurare la farmacia in favore del supermercato: stessi prodotti ma con un costo minore.

A dirlo, un’indagine dell’AIC, l’Associazione Italiana Celiachia.

I suoi esperti hanno creato un paniere significativo, 12 prodotti senza glutine d’uso comune ( farina, pasta, dolci, prodotti da forno e surgelati), comparando il prezzo tra supermercati e
farmacia, cercando alimenti di qualità ed ingredienti simili, in modo da eliminare possibili distorsioni.

Risultato più importante, lo scarto supermercato-farmacia.

In generale, il primo è più economico del secondo, con una differenza di 39 Euro contro 60.

Tra gli esempi più notevoli, la pasta (8 Euro in farmacia contro i 5 della GDO)e la farina ( 7 Euro contro 4).

Discorso simile anche per le Regioni: nelle Marche, lo scarto è maggiore (35 Euro in farmacia vs 66 supermercato), in Trentino ed in Veneto ci sono le farmacie più care (75 e 74
Euro) mentre la Lombardia è la regione dove lo scarto è minore, solo 11 Euro.

Secondo l’Associazione, tali differenze sono particolarmente significative, dato che in molti Regioni il celiaco dispone di un unico buono d’importo, compreso tra i 99 ed i 142 Euro.

Tuttavia, spiega l’AIC, anche qui vi sono variazioni importanti. Ogni Regione ha la sua regolamentazione: ad esempio, il Piemonte offre un ticket fisso di 120 Euro, in Toscana dipende dal sesso
(125 Euro uomini, 110 Euro donne).

Stessa differenza anche nelle modalità di spesa. In alcuni casi, il buono può essere frazionato ed utilizzabile anche in supermercati convenzionati. All’estremo opposto, i casi
dove il buono deve essere speso in una volta unica e solo in farmacia.

Il costo e le modalità d’acquisto di alimentari per i celiaci sono tema controverso. E’ recente infatti la petizione online con cui Marina Pellizzari,
celiaca e madre di un bambino celiaco, si è rivolta al Ministro Lorenzin, chiedendo di poter spendere il ticket in un supermercato.

Matteo Clerici

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