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BolognaFiere: il Sana cavalca la crescita Bio che in Italia vale 3 mld

BolognaFiere: il Sana cavalca la crescita Bio che in Italia vale 3 mld

By Redazione

L’annuncio della partenza di Sana riporta d’attualita’ il tema del biologico in Italia. Un mercato che, nonostante la crisi, nell’ultimo triennio ha visto un aumento delle vendite confermando il
trend positivo dell’ultimo decennio. I dati di Assobio dicono nel 2010 i consumi domestici hanno registrato l’aumento in valore piu’ elevato degli ultimi otto anni, con performance nettamente
migliori ell’agroalimentare nel suo complesso e degli altri comparti di qualita’ (Dop e Igp), toccando quota 2,95 miliardi di euro complessivi. L’incremento del 6.9% registrato da Ismea nella
Grande distribuzione organizzata (Gdo) nel 2009 e’ stato seguito dal 11,6% del 2010 (si era registrato un 9,1% nel 2007 e un 5.4% nel 2008). L’andamento nel canale specializzato e’ ancora piu’
brillante: l’insegna NaturaSi’ (88 minimarket bio, due ristoranti e una macelleria) ha segnato un 19,8% e non si distanziano di molto i numeri delle altre principali aziende distributive. I dati
Ismea per il primo quadrimestre 2011 confermano l’andamento positivo, con un 11,5% per prodotti confezionati. L’ortofrutta, che pesa per il 21.7% delle vendite biologiche complessive nella GDO,
nei primi 4 mesi del 2011 ha segnato un 9,2% in valore, piu’ del doppio del 4.2% della crescita registrata nel 2010. Da un paio d’anni il problema delle principali piattaforme distributive e’ la
carenza di prodotto: le misure agroambientali dei Piani di sviluppo rurale sembrano convincere di piu’ aziende alla ricerca di integrazione che non imprenditori professionali qualificati, che
pure potrebbero trovare nel comparto interessanti opportunita’ di sviluppo.Il mercato globale del biologico alimentare, che nel 2000 valeva 19,5 miliardi di euro, per il 2009 e’ stato valutato in
39,5 miliardi (Organic Monitor, 2011), con una crescita per la prima volta a una sola cifra. La crisi economica internazionale, che in piu’ Paesi ha comportato una contrazione dei consumi
alimentari generali in valore e/o in quantita’, ha impattato anche sul comparto biologico, ma limitandosi a rallentarne lo sviluppo a un tasso inferiore al 10%. Per il 2010 il suo valore puo’
essere stimato a 42 miliardi di euro. Anche se le stesse aziende italiane esportano in oltre 60 Paesi, circa il 95% del mercato si concentra in Europa e Nord America.

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