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FederBio: molto positivo il DDL in materia di illeciti agroalimentari approvato dal Consiglio dei Ministri

FederBio: molto positivo il DDL in materia di illeciti agroalimentari approvato dal Consiglio dei Ministri

By Giuseppe

BIOLOGICO: NORME IN DIVENIRE. BENE LA CERTIFICAZIONE ETICHETTE E CONTROLLO

IL METODO BIOLOGICO E IL TERRITORIO BIOLOGICO DEVONO SERVIRE PER INTEGRARE LAVORO-TERRA-AMBIENTE-SALUTE

 

FederBio: molto positivo il DDL in materia di illeciti agroalimentari approvato dal Consiglio dei Ministri

I prodotti biologici crescono. Cresce perché la domanda cresce sempre di più sia in Italia che nel mondo. Una recente ricerca-sondaggio di Ceves, il centro studi didattico dell’Osservatorio Economico Vini, ha constatato che nel 2019  oltre 1 consumatore su 2 fra i millennials e la generazione00 (cioè sotto i 35-37 anni di età) chiede, compra, consuma alimenti biologici di “assoluta certificata tracciabilità” origine e garanzia, risultando anche il tipo di consumatore che meno di tutti accetta una fregatura.

L’infedeltà a una marca, a un prodotto e alla scelta di un vino bio come di una carne o di una verdura, che non risultino poi avere tutte le caratteristiche di legge e dichiarate, cresce immediatamente del 70%, cioè 2 su 3 prodotti vengono immediatamente abbandonati puntando su altre confezioni ed etichette.

Il consumatore biologico è molto draconiano, drastico e non concede più di una altra chances. Negli ultimi 10 anni, tutto il biologico agroalimentare italiano è cresciuto quasi del 100%, cioè è raddoppiata la superficie iscritta e coltivata come tale, quindi sotto controllo per diverse produzioni orticole, frutticole, cerealicole, olivicole e viticole.

Nel mondo si stima che il prodotto biologico sui mercati valga 73-74 mld di euro, e in Italia già 5 mld: sono 2 milioni gli ettari coltivati a bio, circa 80.000 addetti, rappresenta circa il 14% della PLV solo agricola.

C’è bisogno di un marchio “BioItalia” da utilizzare.

L’Italia è sicuramente all’avanguardia ma ancora non come l’Australia e la Spagna: l’Italia però sta lavorando molto meglio e bene, anche grazie alle scelte UE, su certificazione, tracciabilità, controlli, etichette. Ma quello che conta sono anche due aspetti fondamentali: la concorrenza e lo scambio libero mondiale (senza gli accordi fra paesi UE sul cosidetto mercato interno) con i paesi terzi spesso si attua e si paragonano su piani strumentali diversi.

Essere troppo burocratici e troppo fiscali su certe cose rischia di impedire o rallentare lo sviluppo commerciale. Dal 2014 l’Europa ha iniziato a legiferare arrivando a due ultimi Reg 848/2019 e 25/2020 su produzione ed etichettatura che si avvia con il gennaio 2021 e con la risposta ministeriale italiana del DM 72349/2019 e il recente DDL del Consiglio dei Ministri sugli illeciti agroalimentari (scarica il pdf del testo integrale) di concerto fra Giustizia e Agricoltura pronto per l’iter parlamentare.

Il mercato e il consumo chiedono Bio in termini di certezza alimentare, quindi ben vengano sanzioni anche penali contro chi froda nel commercio e chi va contro la salute pubblica. Sempre dai sondaggi CEVES svolti nel 2018 e 2019 emerge chiaramente che il consumatore, ma soprattutto il modello nuovo che sta arrivando per agricoltura, allevamenti, coltivazioni, greening e rispetto del suolo senza spreco ma anche senza sfruttamento della fertilità all’infinito, chiede che il “modello di coltivazione biologico” diventi uno delle basi fondanti la protezione dell’ambiente agrario-rurale a livello di strato basso, di terreno, di non inquinamento del suolo, di salvaguardia risorse naturali, di ripristino delle condizioni originarie primarie. Anche a scapito delle minori produzioni ed eliminazione di colture/allevamenti troppo intensivi, troppo incidenti sulla sostenibilità e salute generale (umana e non) attraverso più integrazione fra materie prime, fra imprese creando specifici distretti.

Benvengano leggi su frodi e illeciti amministrativi e culturali, ma c’è bisogno di una tracciabilità prodotto per prodotto, garanzia che le etichette riportino correttamente e completamente tutti i dati.  A Bruxelles c’è anche in discussione il regolamento per la produzione del sale alimentare per cucina e tavola, sia marino che miniera, ma l’Italia non ha ancora fatto sentire la sue voce anche per questioni e dettagli di norme e leggi interne italiane sulla estrazione e concessioni di estrazione dipendendo la cosa da “più ministeri” che dovrebbero mettersi d’accordo.

Altro punto importante sul BioItalia e sul BioEuropa ®©, e la Brexit del Regno Unito sarà una prova determinante, è come definire e tutelare certi marchi anche Dop-Igp legati al  metodo biologico, quando le Dop-Igp fuori dal mercato interno hanno difficoltà di essere rispettate ed oggi necessitano obbligatoriamente di estenuanti lunghissimi  trattati bilaterali (vedi con il Canada o Corea del Sud) dove spesso vigono più le regole di magistratura e giuridiche e legali che quelle della salute e della certificazione agroalimentare.

Foto cover: Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio.

 

 

Giampietro Comolli

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Giampietro Comolli
Economista Agronomo Enologo Giornalista
Libero Docente Distretti Produttivi-Turistici

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Editorialista Newsfood.com
Economia, Food&Beverage, Gusturismo
Curatore Rubrica Discovering in libertà
Curatore Rubrica Assaggi in libertà

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Vedi Comunicato stampa ufficiale:

Oggetto: FederBio: molto positivo il DDL in materia di illeciti agroalimentari approvato dal Consiglio dei Ministri
Data: 27 febbraio 2020 12:59:43 CET

FederBio: molto positivo il DDL in materia di illeciti agroalimentari approvato dal Consiglio dei Ministri

Bologna, 27 febbraio 2020 – Da sempre al fianco delle istituzioni per la prevenzione e il contrasto alle frodi alimentari del biologico, FederBio accoglie molto positivamente le nuove norme in materia di illeciti agroalimentari appena approvate dal Consiglio dei ministri su proposta del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede e di Teresa Bellanova, Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali.

Il testo, che dovrà affrontare l’iter parlamentare, interviene sul codice penale e sulla legislazione speciale del settore agroalimentare con riguardo alla tutela della salute pubblica, alla sicurezza degli alimenti e in materia di frodi nel commercio di prodotti alimentari.

FederBio condivide gli obiettivi del DDL, in particolare la riorganizzazione della classificazione dei reati e delle relative sanzioni basate su un sistema di intervento a tutele crescenti.

“L’approvazione del DDL da parte del Consiglio dei Ministri è un segnale importante circa la volontà di tutelare l’intero settore agroalimentare italiano. Il biologico, che negli ultimi otto anni ha fatto registrare una crescita del 76% delle superfici coltivate e del 66% delle aziende, rappresenta un comparto sempre più centrale dell’agroalimentare. Ben venga dunque un DDL che rafforzi il sistema di protezione verso gli illeciti grazie a norme e sanzioni più rigorose.

FederBio è da sempre in prima linea nel supporto a Istituzioni, Magistratura e Forze di Polizia per contrastare il falso bio e tutelare i consumatori e le imprese oneste del settore”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio. (in foto)

FederBio (feder.bio) è una federazione nazionale nata nel 1992 per iniziativa di organizzazioni di tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, con l’obiettivo di tutelarne e favorirne lo sviluppo. FederBio socia di IFOAM e ACCREDIA, l’ente italiano per l’accreditamento degli Organismi di certificazione, è riconosciuta quale rappresentanza istituzionale di settore nell’ambito di tavoli nazionali e regionali.

Attraverso le organizzazioni associate, FederBio raggruppa la quasi totalità della rappresentanza del settore biologico, tra cui le principali realtà italiane nei settori della produzione, distribuzione, certificazione, normazione e tutela degli interessi degli operatori e dei tecnici bio.

La Federazione è strutturata in cinque sezioni tematiche e professionali: Produttori, Organismi di Certificazione, Trasformatori e Distributori, Operatori dei Servizi e Tecnici, Associazioni culturali. FederBio garantisce la rigorosità e la correttezza dei comportamenti degli associati in base al Codice Etico e verifica l’applicazione degli standard comuni.

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