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Bergamo: La scuola ricomincia navigando

By Redazione

Bergamo – Il 79% dei minori fa uso di internet, il 77% naviga in rete in completa solitudine, è quanto dicono i dati presentati questa mattina da Marco Valerio Cervellini,
responsabile dei progetti di educazione alla legalità e navigazione sicura dei minori della Polizia Postale e delle Comunicazioni, in occasione della presentazione del progetto «La
scuola ricomincia navigando», che si è tenuta questa mattina nello Spazio Viterbi della Provincia di Bergamo.

L’iniziativa, nata per coinvolgere le scuole, a sostegno della navigazione protetta dei minori sul web e della sicurezza informatica, vede riuniti assieme Provincia di Bergamo, Ufficio
Scolastico Provinciale di Bergamo, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, l’UNICEF Italia, SicuramenteWeb – l’iniziativa ideata da Microsoft Italia per riaffermare l’impegno dell’azienda
«per un mondo digitale migliore» -, Radio1 Rai – News Generation, Il Giornale Radio dei Ragazzi. Ad oggi hanno aderito 22 scuole della Bergamasca (terze medie e i primi due anni
delle superiori)

All’incontro erano presenti:

? Valerio Bettoni, Presidente della Provincia di Bergamo
? Roberto Chiorazzi, Assessore agli Affari Generali della Provincia di Bergamo
? Luigi Roffia, Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale Bergamo
? Angelo Parente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Lombardia
? Marco Valerio Cervellini, Responsabile progetti di educazione alla legalità e navigazione sicura dei minori sulla Rete internet della Polizia Postale e delle Comunicazioni
? Giovanni Pepè, Vicequestore di Bergamo
? Ermanna Vezzoli, Presidente del Comitato UNICEF di Bergamo
? Francesca Di Massimo, Responsabile SicuramenteWeb per Microsoft
? Alma Grandin, conduttrice di Newsgeneration – Radio 1 (moderatrice)
? Una rappresentanza di dirigenti scolastici
? Due classi dell’Istituto Donadoni di Bergamo

L’incontro è stato preceduto da una lezione tenuta da un rappresentante della Polizia Postale, Thomas Toni, agli oltre 40 ragazzi presenti in sala, sull’uso sicuro della rete.

Il presidente Valerio Bettoni, parlando di internet e innovazioni come punti su cui puntare con serietà e responsabilità, ha ricordato l’impegno della Provincia per correggere il
divario tecnologico in Bergamasca: «Abbiamo avviato i cantieri per la posa di una rete di telecomunicazioni a banda larga con 400 km di dorsali in fibra ottica su tutto il territorio, tra
le più estese ed innovative d’Europa. Collegherà nella prima fase oltre 90 comuni e fornirà servizi avanzati a un mercato potenziale costituito da circa 290.000 Famiglie e
43.000 Imprese. Si può trovare di tutto in Internet e nelle reti del sapere che stiamo sviluppando: c’è il progresso ma anche il pericolo. Il problema è dunque come
incontrarci e misurarci con il meglio sulle nuove strade del mondo. È questo un compito, delicato e difficile che riguarda gli educatori, le famiglie, la scuola, le organizzazioni
pubbliche di tutela».

L’assessore Roberto Chiorazzi, ricordando che al momento l’adesione al progetto è di 22 scuole della Bergamasca, ha evidenziato come internet sia una cosa seria e non un gioco da usare
con responsabilità.

Il dirigente Luigi Roffia, ha parlato della necessità di creare una «cittadinanza tecnologica» che permetta a tutti i cittadini di essere preparati e in grado di accedere
alla rete. «Su questo tema stiamo lavorando da anni. È necessario far capire ai ragazzi quali sono i pericoli di internet e soprattutto è importante che i bambini non
vengano lasciati soli nella navigazione in rete».

Su questo aspetto, Marco Cervellini ha evidenziato i rischi di una navigazione solitaria e non controllata, partendo da un indagine fatta su un campione di 50.000 bambini: il 79% dei minori
è utente della rete, meno del 90% utilizza la connessione a casa e il 90% entra in internet dalle 16 alle 21. Ogni bambino naviga una media di 4 ore al giorno, il 77% in completa
solitudine, senza la presenza del genitore. L’11% ha avuto contatti con malintenzionati e di questi il 75% non ha detto nulla ai genitori per timore di non essere capiti.
«Internet – ha spiegato Cervellini – è un’opportunità se viene sostenuto da una navigazione sicura. I maggiori rischi on-line sono rappresentati dalle truffe, dalla
pedofilia e dalla droga. Alla luce dei dati, molti genitori sembrano aver sostituito la baby sitter con il computer, sarebbe opportuno un maggior dialogo».
Questi i risultati dell’attività investigativa della Polizia Postale, in Italia, dal 2001 al 18 ottobre 2007:

Soggetti arrestati per pedofilia on-line: 191
Persone denunciate per pedofilia on-line in stato di libertà: 3.749
Perquisizioni: 3.556
Siti web monitorati: 256.380
Siti web pedofili chiusi in Italia: 164
Siti web pedofili segnalati all’estero: 10.376

«La scuola ricomincia navigando» darà agli istituti partecipanti la possibilità di offrire ai propri giovani studenti e alle loro famiglie momenti di formazione e
strumenti informativi utili per affrontare il mondo di Internet in sicurezza ed evitare i rischi e i pericoli che la Rete a volte nasconde, soprattutto per i più piccoli. Nell’ambito
dell’iniziativa, in particolare, sarà data la possibilità alle singole scuole di programmare degli incontri con gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni per
coinvolgere in modo piacevole ragazzi e genitori attraverso l’interazione e la partecipazione, per cercare di rispondere ai dubbi e alle possibili richieste sul tema.
«Gli operatori della Polizia Postale – ha spiegato Francesca Di Massimo, Responsabile SicuramenteWeb per Microsoft – andranno nelle scuole per insegnare ai ragazzi come utilizzare in
maniera sicura il web. Ci sarà una parte dedicata agli insegnanti e alcuni momenti formativi anche per genitori».

Le scuole poi potranno contare sul materiale informativo prodotto a sostegno del progetto: in particolare avranno a disposizione due distinte brochure, simili nei contenuti, ma diverse nel
taglio e nei destinatari finali: una infatti sarà rivolta agli studenti, l’altra ai genitori. Entrambe daranno consigli su come usare in modo sicuro i più diffusi programmi
utilizzati sulla Rete (email, messaggistica istantanea, chat, browser internet, etc..) e sui rischi più comuni, come virus e malware.

Il vice questore di Bergamo, Giovanni Pepè, ha ricordato l’impegno della Questura di Bergamo nei confronti della scuola, sottolineando come la sicurezza su internet debba diventare un
impegno per i ragazzi stessi.

Angelo Patente, del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Lombardia, ha evidenziato il lavoro sul campo della Polizia: «Siamo presenti con 2.000 agenti della Polizia
Postale, in tutta Italia. Ogni regione ha le diverse sezioni provinciali e insieme lavoriamo soprattutto sull’attività di prevenzione, capendo i fenomeni del mondo virtuale e informando
la cittadinanza e gli studenti».

Ermanna Vezzoli di Unicef ha sottolineato l’importanza del lavoro con le istituzioni, quali Provincia, Ufficio Scolastico e Polizia e ha soprattutto ricordato ai ragazzi l’importanza di una
maggior consapevolezza delle proprie fragilità e di una maggior responsabilità.

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