Bere caffè riduce il rischio ictus
1 Marzo 2010
I bevitori di caffè vedono calare la vulnerabilità all’ictus rispetto a chi non consuma tale bevanda.
A sostenerlo, una ricerca dell’University of Cambridge, diretta dalla dottoressa Yangmei Li e presentata al meeting annuale dell’American Stroke Association, in corso a San Antonio (Texas).
La dottoressa ed il suo staff hanno preso in esame 23.000 soggetti, uomini e donne, annotando il quantitativo di caffè consumato giornalmente. Allora, i risultati hanno evidenziato come
chi beveva caffè aveva il 27% in meno di vulnerabilità all’ictus rispetto agli altri. E tale bonus si verificava “A prescindere dal tipo di caffè consumato, dal normale, al
decaffeinato, all’istantaneo” spiega Li.
Precisa inoltre la dottoressa: “L’associazione tra un consumo di caffè medio e il rischio di incorrere in un ictus è stata coerente nelle analisi dei sottogruppi stratificati per
sesso, età, classe sociale, livello di istruzione, abitudine al fumo, consumo di alcool e tè, svolgimento di attività fisica, apporto di vitamina C e presenza di patologie
come il diabete”.
In conclusione però, gli studiosi ammoniscono ad evitare le overdose di caffè: consumarne quantità abnormi, infatti, non fa aumentare l’effetto-scudo.
Fonte: “Coffee Drinking May Lower Stroke Risk”, HealthDay 2010
Matteo Clerici
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