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Basilicata: Ricettività turistica in crisi profonda per coronavirus – Brienza, Sant’Angelo Le Fratte, Sasso di Castalda

 

Storie Lucane al tempo di Coronavirus

6 aprile 2020

Viaggio in Basilicata: Ricettività turistica in crisi profonda per coronavirus
Brienza, Sant’Angelo Le Fratte, Sasso di Castalda

 

Giovanni Mercadante

 

 

VIAGGIO IN BASILICATA – 3a Puntata

La ricettività turistica in crisi profonda con il corona virus
Brienza – Sant’Angelo Le Fratte – Sasso di Castalda

 

Giovanni Mercadante

I B&B sono in grande sofferenza. Il mondo della ricettività turistica si è collassato. I piccoli imprenditori del settore, che hanno fatto investimenti per migliorare le proprie strutture, sono i più penalizzati. Grida d’aiuto sono indirizzate al Governo centrale e alla Regione Basilicata per evitare un effetto domino. Questo cataclisma provocato dalla crisi della epidemia del corona virus ha sconquassato l’economia reale della regione.

Ai B&B si aggiungono ristoranti, trattorie, sale ricevimenti, sale da ballo. Un universo variegato di attività, i cui fatturati in tempi normali sono già molto risicati.
Si vive alla giornata tra tasse, fitti, luce, gas, spese telefoniche e stipendi ai dipendenti, mentre per i titolari restano le briciole. Si arranca facendo salti mortali per sopravvivere.

La prima a chiedere aiuto telefonando alla nostra Redazione regionale è stata Rocchina Adobbato, titolare del B&B La Voce del Fiume a Brienza (Potenza), una dimora storica del 19° secolo, nei pressi dell’antico castello Caracciolo che guarda l’intera valle del Melandro, dove scorre il fiume omonimo. Camere con arredamenti d’epoca incastonati tra le pareti originali in pietra: pavimento in marmo o in parquet, letti in ferro battuto, e qualche suite con balcone affacciato sul giardino o sul fiume. Il fascino, la magia, i profumi, le atmosfere e il silenzio del luogo insieme al servizio ne fanno una dimora di charme.

 

Rocchina Adobbato

I danni economici subiti in queste settimane dalla piccola struttura sono al di sopra delle sue possibilità. La proprietaria non nasconde le difficoltà economiche che si stanno presentando per fronteggiare l’emergenza attuale causata dalla epidemia del corona virus. Se il Governo centrale non adotterà misure concrete verso di noi – dichiara Rocchina Adobbato – che ha investito il suo futuro in questa attività tralasciando quella di avvocato, sarà molto dura rialzarsi.

Le prenotazioni, giunte dall’Australia a inizio gennaio scorso per questo periodo primaverile, sono già state annullate. La sua dimora è apprezzata e frequentata da clienti provenienti dall’estero. Lei punta a una clientela d’élite.

Rocchina Adobbato lancia una richiesta d’aiuto alle istituzioni governative e regionali affinché la sua struttura resti in piedi. Anche se è una piccola dimora -sottolinea la giovane imprenditrice-  con circa 15 posti letto promuove il territorio qualificandosi con la sua attività come sostenitrice di eventi culturali.

Infatti ha inaugurato a marzo scorso il primo premio delle Eccellenze dal titolo “La Voce del fiume” dedicato a personalità del mondo della cultura, dell’informazione, della musica e delle amministrazioni.

 

Antonio Giancristiano
Sindaco di Brienza (Potenza)

 

Al grido di allarme lanciato da Rocchina Addobato fa da eco il sindaco di Brienza Antonio Giancristiano, il quale conferma che tutte le attività sono chiuse per il “lockdown sanitario” nel piccolo centro abitato che conta circa 4.100 residenti. Ci sono altri 2 due alberghi e qualche altro B&B per complessivi 30 posti letto, ovviamente chiusi; a questi si aggiungono i ristoranti e le pizzerie.

 

 

 

 


Spostandoci in zona contattiamo il sindaco Michele Laurino di Sant’Angelo Le Fratte (Potenza), figura molto dinamica e sempre presente a sostenere ogni attività socio-culturale del suo piccolo borgo abbarbicato sotto una montagna spaccata, da cui prende il nome la località con 1.500 anime circa.

Michele Laurino Sindaco
di Sant’Angelo Le Fratte

La comunità vive grazie al flusso turistico che viene generato dalla vicina Salerno, le cui agenzie di viaggio puntualmente mandano almeno due-tre pullman al giorno di turisti italiani e stranieri a visitare lo splendido paesino delle 100 cantine e delle facciate delle abitazioni dipinte di murales.

 

Presenti due ristoranti: uno di Domenico De Vito con una capienza di circa 300 posti e 2.000 coperti a settimana, e 20 dipendenti. L’altro di Gelsomina Schiaffo con 60 posti. Entrambi sono chiusi per l’emergenza della crisi corona virus. Tutti a casa. L’economia reale dei due ristoranti è saltata.

Questo problema – continua il Sindaco Laurino – avrà maggiori conseguenze alla ripresa delle attività, perché la burocrazia, se non eliminata adesso che è il momento giusto, alimenterà forti tensioni nel momento in cui dovranno essere utilizzati i fondi messi a disposizione dal Governo nazionale. La burocrazia, giusto per fare un breve esempio la stiamo vivendo in questi giorni.

Per acquistare delle mascherine siamo stati costretti a seguire la centrale acquisti nazionale CONSIP, la quale anziché farcele pagare poche decine di centesimi, le abbiamo pagate a € 5,- Questo è il risultato.

Si cerca di creare un sistema virtuoso e si riscontra invece una palude. E’ possibile pagare € 5,- una mascherina che sul mercato costa molto di meno, mentre la CONSIP dovrebbe avere i prezzi calmierati con i suoi fornitori? Cosa si nasconde dietro questa fantasiosa trasparenza? Insomma in Italia non funziona nulla.

 

Rocco Nardo Sindaco di Sasso di Castalda (Potenza)

Ancora nella Valle del Melandro un altro piccolo borgo con 831 abitanti: Sasso di Castalda, a circa 10 minuti di strada da Brienza, molto noto per il ponte tibetano detto il ”Ponte alla luna” sospeso nell’aria lungo 300 metri e alto oltre 120 metri, con un percorso mozzafiato unico in Basilicata. Località turistica frequentatissima da giovani con picchi nei week end e a partire dalla stagione primaverile.

Il sindaco Rocco Nardo fa una radiografia della situazione che non lascia dubbi. Presenti circa 10 strutture ricettive tra B&B e case vacanze per complessivi 25-30 posti letto. Un terziario che è accompagnato da un pub, una hamburgheria, 3 ristoranti-pizzerie tutti chiusi. La località registra oltre 40 mila passaggi all’anno sul ponte. Cosa dire – conclude il sindaco R. Nardo – auspichiamo in una ripresa immediata, altrimenti le nostre popolazioni soffriranno la fame con gravi conseguenze di ordine pubblico.

 

 

Giovanni Mercadante
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Giovanni Mercadante

Giovanni Mercadante

Giornalista freelance, studioso di storia e araldica, interprete traduttore di tre lingue, esperto di ricerche di mercato e know-how tecnologico.

Corrispondente da Altamura per Newsfood.com
Altamura, capitale dell’Alta Murgia Barese

 

 

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