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Banche: in arrivo un decalogo per i «nuovi» bonifici europei

By Redazione

Il bonifico diventa «europeo», dal 1° gennaio 2008 bisognerà sostituire le tradizionali coordinate bancarie, abi, cab e numero di conto, con l’Iban, ossia il codice
internazionale di identificazione del conto corrente, per effettuare bonifici nei 31 Paesi che fanno parte dell’area unica dei pagamenti in euro.

L’Abi, per i clienti che solo nel 2006 hanno effettuato oltre un miliardo di bonifici per un ammontare complessivo di più di seimila e duecento miliardi di euro, ha messo a punto due
guide – una rivolta alle famiglie e l’altra al mondo delle imprese – realizzate in collaborazione con 14 associazioni dei consumatori (ACU, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del
Consumatore, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, MDC e Unione Nazionale Consumatori) e 7 associazioni imprenditoriali
(Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria e Federdistribuzione). Ecco le dieci domande alle quali le guide rispondono.

COS’È L’IBAN? – L’Iban (International Bank Account Number) è il codice bancario che identifica il conto corrente e la banca. In Italia si compone di 27 caratteri, e
cioè una serie di numeri e lettere che identificano, in maniera standard, il paese, la banca, lo sportello e il conto corrente di ciascun cliente. Sono inoltre previsti dei caratteri di
controllo.

A COSA SERVE L’IBAN? – A partire dal 1° gennaio 2008, l’Iban sostituirà le vecchie coordinate bancarie (Abi, Cab e numero di conto) e sarà obbligatorio utilizzarlo ogni
volta che si effettua un bonifico.

COME SI UTILIZZA? – Quando si fa un bonifico bisogna indicare nel modulo il codice Iban del beneficiario del pagamento.

DOVE SI TROVA L’IBAN? – L’Iban è sempre indicato nell’estratto conto che la banca invia periodicamente al cliente, altrimenti è possibile richiederlo alla propria banca in
qualsiasi momento.

PERCHÉ È NECESSARIO UTILIZZARE L’IBAN? – Dal 2008 avrà inizio la «migrazione» alla Sepa (Single Euro Payments Area – area unica dei pagamenti in euro)
grazie alla quale tutti i servizi di pagamento diventeranno «europei», ossia con caratteristiche omogenee. L’Iban è uno degli elementi essenziali per favorire questo
passaggio.

QUATTRO BUONI MOTIVI PER UTILIZZARE IL BONIFICO CON L’IBAN 1. Con l’Iban si raggiungono facilmente e con certezza tutti i beneficiari in Italia e nei 31 paesi dell’area SEPA.
2. I tempi massimi di esecuzione del bonifico saranno garantiti e certi.
3. Informazioni sempre più chiare.
4. L’importo del bonifico sarà accreditato interamente.

Ecco, in sintesi, le principali novità specifiche per le imprese.

COSA DEVONO FARE LE IMPRESE? – È opportuno che tutti i soggetti che utilizzano in modo consistente i bonifici per eseguire i propri pagamenti, ed in particolare le imprese e la
Pubblica Amministrazione, aggiornino i propri archivi, ottenendo da dipendenti, fornitori, e clienti i rispettivi codici Iban da sostituire alle vecchie coordinate.

COME SI PUÒ ACQUISIRE L’IBAN DI DIPENDENTI, FORNITORI E CLIENTI? – Per facilitare la rapida sostituzione delle vecchie coordinate bancarie, è stato messo a punto un
servizio di Allineamento Elettronico Archivi IBAN che consente di aggiornare in modo automatizzato gli archivi dei beneficiari.

QUANDO E’ ATTIVA LA NUOVA FUNZIONE DI ALLINEAMENTO ELETTRONICO? – Le banche offrono il servizio di Allineamento Elettronico Archivi IBAN da novembre del 2007.

IN COSA CONSISTE LA PROCEDURA DI ALLINEAMENTO ELETTRONICO? – Il processo di allineamento è semplice: è sufficiente inoltrare alla propria banca («banca di
allineamento«), con modalità concordate o tramite canale CBI, la richiesta dei codici IBAN indicando i nomi dei soggetti e le vecchie coordinate bancarie (ABI, CAB e numero di
conto). Il processo di allineamento si conclude quando la banca destinataria – tramite la banca di allineamento – fornisce l’Iban in sostituzione delle vecchie coordinate e l’impresa o l’ente
richiedente aggiorna i propri archivi.

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