Assalto alla torcia olimpica, la protesta per il Tibet infiamma Londra
6 Aprile 2008
C’è chi ha cercato di strapparla dalle mani del tedoforo, chi ha provato a spegnere la fiamma con un estintore, e alla fine quella di Londra si è rivelata la tappa più
tormentata, finora, del viaggio della torcia olimpica, circa 2mila poliziotti sorvegliavano la staffetta della fiaccola dallo stadio di Wembley a Greenwich.
Uomini di Scotland Yard hanno scortato i tedofori a piedi, in bicicletta e a cavallo, costretti a far fronte a continui tentativi di bloccare la marcia della fiaccola olimpica. L’ambasciatore
cinese è stata costretta a cambiare piani per dribblare le contestazioni. Nella capitale inglese ha tenuto banco la protesta dei filo-tibetani. Iniziative contro la repressione cinese in
Tibet si sono contate in diverse zone della città. Scontri tra polizia e i manifestanti si sono verificati fuori dallo stadio di Wembley, da dove la torcia è partita.
Un dimostrante, poi, ha cercato di strappare dalle mani del tedoforo la fiaccola e di spegnerla: è stato atterrato e arrestato dal cordone di agenti che hanno accompagnato la torcia
olimpica lungo tutto il percorso. Qualcuno ha provato a superare il cordone della sicurezza con un estintore, ma non c’è stato nulla da fare. Altri tafferugli tra poliziotti e
maniefstanti, poi, ci sono stati nella zona di Trafalgar Square, nel centro di Londra. A fine giornata si contano circa trenta persone arrestate.