“Allarmi cibo con boom low cost”, la Coldiretti avvisa l’UE
30 Maggio 2013
Nonostante la crisi, vi è un settore che non conosce problemi: è quello del cibo low cost, che spesso nasconde dietro il prezzo invitante problemi per la salute.
A dirlo è Coldiretti, che ha recentemente esposto diversi dati negativi di Bruxelles.
Secondo Coldiretti, il podio degli allarmi è occupato da pepe indiano (irregolare al 59%),pomodoro cinese (irregolare per il 41%) ed arance egiziane (26%).
Purtroppo, la lista degli irregolari è molto più corposa: oltre a quelli già citati, ecco il miele naturale importato dalla Cina (+38% rispetto ad un anno fa), su cui
l’UE ha emesso un allarme sul rischio contaminati da OGM illegale. Poi, il pane dell’Est Europa: hanno una scadenza di 24 mesi, grazie ad additivi e conservanti.
Ancora, i vegetali dai Paesi in crescita, tutti a rischio per gli eccessi di pesticidi, come i peperoni dell’Uganda (irregolari nel 48% dei casi), i piselli del Kenya (38%), le fragole
dell’Etiopia (16%) ed i fagiolini del Marocco (15%).
Infine, il low cost “di lusso”: dal 2003 ad oggi, sono aumentate le importazioni di falsi di Parmigiano Reggiano e Grano Padano.
Allora, il Presidente Sergio Marini ha presentano ai politici UE un piano per difendere i cittadini dai problemi della cattiva alimentazione.
Tutto ruoto intorno al lavoro dei campi: infatti, “Si deve premiare chi lavora e vive di agricoltura, chi produce cibo e chi lo fa in modo sostenibile”: è infatti impellente “La
necessità di valorizzare l’agricoltura UE garantendo sicurezza ambientale e alimentare dei cittadini”.
Matteo Clerici