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AIDS, la pillola del giorno prima riduce le infezioni da HIV

AIDS, la pillola del giorno prima riduce le infezioni da HIV

By Redazione

Nuova terapia farmacologica per la prevenzione dell’AIDS. E’ disponibile una pillola in grado di ridurre le probabilità di contagio da virus HIV.

Il farmaco in questione è l’oggetto della ricerca Iprex, svolta dall’Università della California, diretta dal dottor Robert Grant e pubblicata sul “New England Journal of
Medicine”.

Il trattamento degli scienziati si basa su una profilassi pre-esposizione orale (Prep), che prevede la somministrazione di un mix tra due farmaci antiretrovirali (Arv), tenofovir ed
emtricitabina, detto Truvada.

Gli esperimenti hanno riguardato 2.499 partecipanti provenienti da Perù, Ecuador, Brasile, Stati Uniti, Sud Africa e Thailandia, tutti soggetti HIV-negativi ed alto rischio di contagio.
Questi sono stati divisi in due gruppi: il primo ha ricevuto Truvada, il secondo solo un placebo. Durante il periodo di osservazione (luglio 2007-dicembre 2009) tutti sono stati sottoposti ad
esami per HIV e altre infezioni sessualmente trasmesse (Ist) una volta al mese.

I test clinici hanno concluso come coloro che avevano assunto Truvada per almeno la metà del periodo di studio avevano ottenuto un calo del 53% del rischio d’infezione. Più in
generale, il farmaco mostrava benefici per il 73% degli utilizzatori continui.

Tali buoni risultati non eliminano però dubbi e riserve sul prodotto.

Ad esempio, il dottor Stefano Vella, direttore del Dipartimento del farmaco dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), non nasconde le sue perplessità.

Di base, per il dottor Vella quello realizzato è “uno studio molto importante, che rappresenta un passo avanti nella lotta a questa malattia”. Ciò detto non è realistico
pensare ad un uso generalizzato di Truvada: “Non è ipotizzabile per questo nuovo farmaco un utilizzo generalizzato, mentre credo che la sua applicazione vada indirizzata alle fasce di
popolazione maggiormente a rischio”.

Inoltre, altri scienziati ritengono che il farmaco possa indurre un senso di falsa sicurezza, inducendo alcuni soggetti ad abitudini sessuali rischiose e senza precauzioni.

FONTE: Robert M. Grant et al., “Preexposure Chemoprophylaxis for HIV Prevention in Men Who Have Sex with Men”, New England Journal of Medicine, November 23, 2010 (10.1056/NEJMoa1011205)

Matteo Clerici

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