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Agrifondo: Fondo di Previdenza Complementare del comparto agricolo

By Redazione

AGRIFONDO è il Fondo di Previdenza Complementare del comparto agricolo istituito sulla base di un accordo tra le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori Flai-Cgil, Fai Cisl, Uila-Uil,
Confederdia e le Associazioni dei datori di lavoro Cia, Coldiretti e Confagricoltura, finalizzato all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema previdenziale
obbligatorio.

DESTINATARI del Fondo sono i lavoratori dipendenti del settore agricolo: operai agricoli e florovivaisti, quadri ed impiegati nonché i dipendenti delle organizzazioni promotrici.

L’adesione al fondo è libera e volontaria e permette agli aderenti di finanziare la futura pensione attraverso il conferimento del trattamento di fine rapporto (ad eccezione dei quadri
ed impiegati agricoli il cui TFR è gestito dall’ENPAIA) e anche mediante il versamento di una quota a proprio carico ed una quota a carico del datore di lavoro prevista dai contratti. L’
iscritto beneficia di un favorevole trattamento fiscale sui contributi versati, sui rendimenti conseguiti e sulle prestazioni percepite.

AGRIFONDO al momento è strutturato secondo una gestione monocomparto; nel corso del 2008 la gestione diventerà multicomparto con almeno due differenziati profili di rischio
e di rendimento, in modo tale da assicurare agli iscritti una adeguata possibilità di scelta.

PRESTAZIONI EROGATE: Al raggiungimento dell’età pensionabile, che coincide con quella prevista dal settore pubblico, il lavoratore sceglie se prelevare il 50% di quanto accumulato
in forma “capitale” ed il restante in rendita, oppure chiedere la trasformazione in pensione di tutto il montante. Il fondo pensione prevede la possibilità di riscattare il capitale in
caso di invalidità permanente, di inoccupazione per un periodo che superi 48 mesi, oppure in caso di decesso.

ANTICIPAZIONI: Alla stessa stregua del trattamento di fine rapporto, sono previste anticipazioni per acquisto prima casa, motivi di salute o per esigenze varie.

LA CONDERERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI, consapevole dell’importanza che la previdenza complementare riveste, per garantire futuri trattamenti pensionistici in grado di assicurare un
dignitoso tenore di vita, si è resa parte attiva per la costituzione di Agrifondo. Cosciente della rilevanza di una corretta informazione sulle opportunità offerte da questo
fondo, nella fase di avvio, la CIA ha provveduto a fornire a tutte le sedi territoriali, società e associazioni ad essa collegate e ai propri dipendenti, tutte le notizie necessarie
sulle procedure di adesione. La particolare struttura territoriale della CIA permette di divulgare in modo capillare l’esistenza di tale fondo di categoria presso i lavoratori dei settori
interessati, nonché presso le aziende associate alla confederazione. Inoltre la Confederazione, in accordo con la rappresentanza sindacale aziendale, ha designato Agrifondo quale fondo
chiuso di categoria, per il conferimento del TFR dei propri dipendenti. In base al suddetto accordo, il dipendente può decidere di versare al fondo, oltre al TFR, un ulteriore contributo
percentuale sulla sua retribuzione lorda mensile. In tal caso avrà diritto al versamento di un contributo a carico del datore di lavoro che è stato fissato nell’1,55% della
retribuzione lorda mensile del dipendente a fronte di un contributo a carico del lavoratore dello 0,55%.

Nonostante gli sforzi profusi da tutte le organizzazioni promotrici, ad oggi il fondo conta circa 2000 iscritti, ancora pochi rispetto alle potenzialità del settore ( 34.000 da una stima
di marzo 2007).

Pertanto, la CIA, attraverso la propria capillare struttura, continua la sua azione di promozione e divulgazione, affinché Agrifondo possa raggiungere nel 2008 almeno 10.000 iscritti per
poi svilupparsi ulteriormente a garanzia del futuro previdenziale dei lavoratori del comparto agricolo.

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