Agnello di Sardegna Igp, l'impegno della Regione per sostenere la filiera
29 Ottobre 2007
Cagliari, 26 Ottobre 2007 – La tutela, la valorizzazione dell’Agnello di Sardegna Igp e le sue prospettive commerciali con la Grande distribuzione organizzata (Gdo) sono state al centro
di un workshop che ieri pomeriggio a Milano ha visto confrontarsi la Regione, rappresentata dall’assessore dell’Agricoltura Francesco Foddis, il Consorzio di Tutela e i responsabili acquisti di
17 tra le insegne più qualificate in Italia della Gdo.
L’evento era ospitato nella prestigiosa sede della Fondazione Fiera Milano e si ripeterà in altre città e importanti piazze commerciali d’Italia.
«La Regione – ha spiegato nel corso del suo intervento l’assessore Foddis -metterà in campo tutti gli strumenti per sostenere la filiera, accompagnare e supportare gli allevatori
sardi verso un processo di valorizzazione dell’Agnello di Sardegna Igp. Tutto questo per premiare il loro sforzo nel garantire un prodotto di qualità e certificato».
«Il percorso inizia a Milano, città da sempre crocevia di scambi commerciali e motore dell’economia italiana: parte da qui e non a caso – ha spiegato ancora l’assessore Foddis –
perché occorre andare dove il cliente fa la sua scelta d’acquisto. Nel capoluogo lombardo intendiamo promuovere e spiegare il valore delle nostre produzioni di qualità,
dell’Agnello di Sardegna Igp, che per l’allevatore locale è una componente importante del suo reddito. Vogliamo tutelare non solo i nostri operatori ma anche i consumatori, e offrire
alla commercializzazione tutte le garanzie sulla specificità, la cultura, la qualità e il legame con il territorio del prodotto. Ma occorre che questa specificità, il
valore dato dall’origine, vengano verificati, perché ormai non basta più dire «è sardo, quindi è buono».
In questo senso, il sistema di certificazione Igp viene incontro all’esigenza di garantire, con un bollino comunitario, la genuinità e il legame con il territorio della produzione,
tutelando chi alleva e chi consuma. Il ruolo della Regione, in questa fase, è sicuramente delicato e decisivo allo stesso tempo: il mio impegno e della struttura, con le Agenzie e il
Consorzio di tutela in prima linea, sarà di agevolare il cammino degli operatori e di tutti gli attori della filiera perché un progetto strategico come questo possa portare valore
aggiunto alle nostre produzioni».
Foddis ha infine voluto ringraziare il prezioso lavoro del Consorzio di tutela: «Resta ancora molto da fare, ma se oggi possiamo parlare di sistema di certificazione lo dobbiamo al
contributo, gravoso ma determinato, di questo organismo, che si è speso per aggregare e sensibilizzare gli allevatori sull’importanza che riveste il marchio Igp per l’Agnello di
Sardegna».