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27 Aprile-1 maggio. In Toscana arriva VeganFest 2012

27 Aprile-1 maggio. In Toscana arriva VeganFest 2012

By Redazione

La Toscana si prepara all’alimentazione verde ed al rispetto integrale della natura.

Dal 27 aprile al 1 maggio, il Palazzo Mediceo di Seravezza, provincia di Lucca, diventa la sede di VeganFest 2012: operatori di settore ma anche di appassionati e curiosi, uniti
dall’etica cruelty free e da un modo nuovo di concepire la dieta e la vita intera.

Infatti, la Festa passa dai campi più convenzionali, come cibo e gusto, alla cosmetica, all’igiene all’arredamento ed all’editoria. Il tutto manifestato tramite stand, conferenze,
workshop e momenti di discussione. Obiettivo, fare in modo che i 300 operatori in programma superino quota 300.000 presenze.

Così, ognuno può trovare qualcosa d’interessante. Come l’area EcoMamme: una riserva di tranquillità, dove allattare i neonati e conoscere qualcosa relativo alla
fascia portabebè ed alla cosmesi vegana per piccoli.

O come il Dog Bar, dove acqua e crocchette vegane saranno sempre pronte per gli ospiti a 4 zampe.

Fruit&Raw Days è invece il settore specializzato nell’alimentazione crudista, con un grande mercato sempre ricco di frutta e verdura.

Come prevedibile, le offerte di gusto sono in maggioranza. A fare da direttore di cucina, lo chef Chicco Coria, patrono del patron dell’Antico Ristorante del Moro di Bergamo. A lui il
compito di coordinato il ristorante principale ed i punti di ristoro distaccati, a lui il piacere di presentare “Nobili Scorpacciate Vegan – Le Quattro Stagioni”. Il testo, edito da Quantic
Publishing, raccoglie teoria e pratica della chef Renata Balducci, di Vegan Blog.

Infine, musica e spettacoli. Questi i protagonisti delle esibizioni di artisti e performer sostenitori della filosofia vegana. Così, gran finale del 1 maggio con Vegan Wave: la
Festa dei lavoratori onorata con un mega concerto, che si avvale del sapere di Arezzo Wave.

VeganFest nasce dall’azione di LifeTribu.com, insieme di testate editoriali che condividono la scelta etica del vivere vegan, e diventa allora momento per indicare chi rispetta tale
filosofia.

A spiegare è Sauro Martella, il fondatore di VeganFest: “La certificazione Vegan più diffusa in Italia è ‘la VeganOK’ (www.veganok.com ) che si occupa di certificare sia il settore alimentare, che quello cosmetico unitamente alla ristorazione e ai servizi ad essa collegati.
Esiste anche la certificazione ‘VeganSociety’ (www.vegansociety.com) meno diffusa sul territorio italiano, ma altrettanto autorevole.
C’è poi ICEA (www.icea.info) che pur essendo meno presente nel mercato delle due precedenti, può vantare una sua autorevolezza in quanto
collegata all’Istituto Italiano di Certificazione ICEA. Esistono poi altre certificazioni che operano in diversi altri Paesi, ma sono pressoché inesistenti e quindi sconosciute sul
territorio italiano”.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI:

www.veganfest.it

Matteo Clerici

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